Questo piccolo e grazioso paese, adagiato tra le colline della Marmilla, è diventato famoso grazie alla presenza del nuraghe di “Genna Maria”. Il complesso, scavato a partire dal 1969, ha restituito tra le capanne del suo villaggio, ricchissimi corredi che hanno contribuito a far luce sulla vita quotidiana e le attività produttive dei popoli nuragici, come i resti di pasto, tra cui la vite, che attestano un’antichissima coltivazione e le ossa di cervo, a conferma di quanto in passato era rigoglioso questo territorio. Il nuraghe si trova sulla sommità di un incredibile punto panoramico, dal quale si osservano ben 53 paesi, le Giare vulcaniche, il massiccio del Gennargentu, l’intera pianura del Campidano, il golfo di Oristano e quello di Cagliari. I reperti rinvenuti nel corso degli scavi, sono esposti nel Museo Archeologico di Villanovaforru, elegante palazzina di metà Ottocento, che in origine era un “Monte di Soccorso”, ovvero la banca del grano alla quale i contadini chiedevano i cereali per la semina. Le vetrine del primo piano ospitano i vari oggetti rinvenuti nel villaggio, prevalentemente ceramiche dalle disparate forme e tipologie, mentre il secondo piano si articola in più stanze: la sala della Marmilla, contiene ritrovamenti da vari siti del territorio, tra i quali il nuraghe “Brunku Madugui “ di Gesturi, la tomba dei giganti “Sa dom’e s’Orku di Siddi e quella di “Su Quaddu de Nixias” di Lunamatrona; la sala punico – romana mostra l’intero corredo votivo rinvenuto all’interno del nuraghe di “Genna Maria”, quando all’epoca, la torre centrale e il cortile, venivano utilizzati come luogo di culto in onore della dea Demetra; la sala altomedioevale, testimonia la continuità abitativa di alcuni antichi siti.
Per chi visita Villanovaforru, è d’obbligo una tappa alla bottega “dell’ultima nuragica”, Roberta Cabiddu, la ceramista che riproduce con le stesse tecniche ed utensili, i vasellami nuragici e prenuragici. Poco distante da paese, si trova il Museo del Territorio, dove sono presenti diverse esposizioni interessantissime e nel quale periodicamente, sono esposte delle mostre temporanee di alto livello.