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Anche l'uomo ha dimostrato di apprezzare questo luogo ospitale, lasciando la testimonianza della sua frequentazione sin dal Neolitico (6000-2700 a.C.). Numerose sono le "Domus de Janas" (grotte a più vani scavate nella roccia ed utilizzate come sepolture) realizzate sulle pendici della Giara. I resti di ceramica, selce e ossidiana ritrovati sopra l'altipiano fanno supporre l'occupazione diffusa del territorio in questo periodo. Una conferma della vita sopra la Giara si ha nell'ultima fase dell'Età del Rame (2700-1800 a.C.) con il protonuraghe "Bruncu de Madili" che si trova sul bordo dell'altopiano, all'estremo angolo SE, sopra Gesturi, Barumini e Tuili.
Oltre a questo sono presenti svariate torri nuragiche localizzate nei bordi dell'altipiano, usate all'epoca come punti di vedetta, e probabilmente facenti capo al grandioso nuraghe di Barumini " Su Nuraxi" poco distante dalla Giara.
In quest'area, non sono presenti solo i resti della civiltà nuragica, ma troviamo anche alcuni insediamenti Punici e Romani come i due importanti centri militari "Bruncu Suergiu"di Genoni, e "Santa Luisa" di Tuili, nel quale pare attestato un interessante culto fallico di Età Imperiale.
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Come ultima testimonianza della presenza dell'uomo sull'altopiano, rimangono le "Pinnettas", tipiche capanne simili a quelle del periodo nuragico, utilizzate dai pastori come rifugio fino agli anni '70. Durante le nostre escursioni, è possibile visitare alcune di queste capanne osservandole all'interno e capendo quali erano le tecniche utilizzate per la loro costruzione e in quale modo vivevano gli ultimi abitanti dell'altopiano.
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